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La produzione vegetale, con 4 miliardi di franchi, detiene una quota leggermente inferiore sulla produzione agricola totale svizzera (9 mia. fr.) rispetto alla produzione animale (5 mia. fr.). In questo settore, l’ortofloricoltura è il ramo più importante, seguita dalla foraggicoltura. La Confederazione promuove la produzione vegetale, oltre che mediante la protezione doganale, con contributi specifici per singole colture in campicoltura e contributi per la trasformazione della frutta svizzera.
 

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Mezzi finanziari – 2018

I fondi versati nel 2018 per la produzione vegetale hanno segnato un leggero aumento rispetto all’anno precedente, passando da 64,2 a 64,7 milioni di franchi. Il 96 % dei fondi impiegati è stato destinato alla promozione di singole colture, il 3 % alla trasformazione e alla valorizzazione della frutta e l’1 % a provvedimenti a favore della vitivinicoltura.


L’aumento delle uscite è riconducibile all’estensione delle superfici destinate alle colture campicole con contributi per singole colture, che hanno superato le minori uscite per la fabbricazione di prodotti da bacche, frutta a granelli e a nocciolo. Le perdite di produzione delle colture di bacche e di frutta a causa delle gelate di fine aprile 2017 hanno avuto effetti sul consuntivo 2018.

Contributi per singole colture in campicoltura

Conformemente all’articolo 54 della legge sull’agricoltura (LAgr), vengono versati contributi per singole colture per semi oleosi, leguminose a granelli, barbabietole da zucchero nonché sementi di patate, mais, graminacee da foraggio e leguminose da foraggio. Questi contributi incentivano determinate colture importanti per l’approvvigionamento della popolazione, che altrimenti non sarebbero coltivate in quantità sufficiente data la loro scarsa redditività. Vengono pertanto versati solo se le colture vengono raccolte quando sono mature. Per ragioni pratiche (stessi processi), l’esecuzione della misura avviene insieme ai pagamenti diretti.
 

Contributi principali (OCSC) – 2018 

ColturaSuperficieContributo Totale
 haFr./hain 1000 fr.
Barbabietola da zucchero18 4921 80033 286
Colza22 64470015 851
Girasole 5 3097003 716
Soia1 7561 0001 756
Favetta9831 000983
Pisello proteico3 8611 0003 861
Lupino 1631 000163
Totale59 616

Fonte: UFAG


L’iniziativa parlamentare 15.479 «Basta svendere lo zucchero! Per la salvaguardia dell’economia indigena dello zucchero» esige l’introduzione di un prezzo minimo per lo zucchero. Dopo che a fine febbraio 2018 il Consiglio nazionale aveva dato seguito all’intervento, a inizio maggio 2018 anche la Commissione consultiva del Consiglio degli Stati lo ha approvato. A seguito della pressione sui prezzi che grava sullo zucchero, sorta a causa dell’eliminazione del regime delle quote di zucchero dell’UE e dell’aumento della produzione, nonché della modifica legislativa richiesta dal Parlamento, a fine novembre 2018 il Consiglio federale ha temporaneamente aumentato i sussidi per lo zucchero. Dal 2019 al 2021 il contributo per singole colture a favore della barbabietola da zucchero destinata alla produzione di zucchero ammonta a 2100 franchi all’ettaro. Fino a fine settembre 2021 si applica inoltre un dazio minimo stabilito nell’ordinanza sulle importazioni agricole (RS 916.10) di 7 franchi per 100 chilogrammi di zucchero. Il settore zuccheriero svizzero fornisce altresì un contributo per il miglioramento della reddittività della coltivazione di barbabietole da zucchero, utilizzando le riserve previste per il sostegno del prezzo. A completamento di ciò, a inizio 2019 è stato commissionato uno studio per sondare il potenziale di ottimizzazione dalla coltivazione indigena della barbabietola da zucchero fino alla produzione di zucchero.

Provvedimenti per la valorizzazione della frutta

Conformemente all’articolo 58 capoverso 1 LAgr, la Confederazione stanzia contributi a favore dei provvedimenti per la valorizzazione della frutta.

L’ordinanza del 23 ottobre 2013 concernente provvedimenti per la valorizzazione della frutta (ordinanza sulla frutta; RS 916.131.11) disciplina l’esecuzione dei due provvedimenti attualmente sostenuti mediante contributi.

  • Immagazzinamento della riserva di mercato per il concentrato di succo di mela e di pera: la riserva di mercato a livello d’azienda delle fabbriche di sidro serve a compensare le fluttuazioni del raccolto dovute all’alternanza dei meli e dei peri.
    L’immagazzinamento del concentrato di succo di mela e di pera negli anni in cui il raccolto è abbondante permette di preservare, nelle annate più scarse, l’offerta di concentrato e dei prodotti da esso ottenuti. I contributi costituiscono un indennizzo dei costi di immagazzinamento e per gli interessi del capitale. Vengono stanziati per una parte del concentrato che la fabbrica di sidro immagazzina oltre alle consuete scorte necessarie (max. 40 % dell’approvvigionamento normale della fabbrica). L’importo dei contributi è verificato e fissato di anno in anno dall’UFAG. Hanno diritto ai contributi le fabbriche di sidro industriali.

    Nel 2017 le perdite di raccolto causate dal gelo per le mele da sidro sono state all’origine del fatto che nell’autunno 2017, per il periodo 2017 – 2018, non è stato stoccato concentrato di succo di mela come riserva di mercato. Per il periodo compreso tra novembre 2017 e ottobre 2018 sono state stoccate 38,6 tonnellate di concentrato di succo di pera come riserva di mercato e sostenute mediante contributi. Nel 2018 i contributi alla riserva di mercato di concentrato di succo di frutta a granelli si sono attestati a circa 7000 franchi contro gli 0,7 milioni di franchi dell’anno precedente. Nell’autunno 2017 il quantitativo di riserva di mercato stoccato ammontava a 38,6 tonnellate. I quantitativi di concentrato di mela e di pera, immagazzinati nell’autunno 2018, erano pari a 4718,3 tonnellate (4264,2 t di concentrato di succo di mela e 454,1 t di concentrato di succo di pera).

  • Fabbricazione di prodotti di bacche, nonché di frutta a granelli e a nocciolo: 
    mentre per la frutta fresca si applica per lo più un’elevata protezione doganale, diversi prodotti a base di frutta possono essere importati a dazio zero o ad aliquote di dazio ridotte. Compensando parzialmente la differenza tra il prezzo alla produzione indigeno e quello estero per la materia prima frutta, i contributi per la fabbricazione di prodotti di frutta creano condizioni quadro coerenti per la produzione di frutta svizzera e per la sua trasformazione all’interno del Paese. Vengono stanziati per la fabbricazione di prodotti valorizzati come derrate alimentari che non sono gravati dall’imposta sull’alcol e la cui aliquota di dazio corrisponde al massimo al 10 % del loro prezzo franco dogana svizzera. L’importo dei contributi è fissato nell’ordinanza sulla frutta. Hanno diritto ai contributi le aziende di trasformazione del primo livello di trasformazione.

Dal 2017, per la frutta a partire dal raccolto 2017, possono essere versati contributi anche per la fabbricazione di prodotti di prugne, cotogne e altre bacche (finora davano diritto a contributi solo more, fragole, lamponi e ribes rosso). Di conseguenza, dal 2017 per la concessione di contributi vengono considerati i seguenti tipi di frutta:

  • frutta a granelli: mele, pere, mele da sidro, pere da sidro, cotogne

  • frutta a nocciolo: albicocche, susine (prugne incl.), ciliegie

  • bacche: more, fragole, lamponi, altre bacche

Nel 2018, nel complesso, sono stati versati contributi per la fabbricazione di prodotti partendo da 6643 tonnellate di frutta: 4737 tonnellate di frutta a granelli (incl. il concentrato utilizzato per la produzione di aceto, il cui quantitativo è stato convertito in frutta a granelli fresca) (2017: 4457 t), 1583 tonnellate di frutta a nocciolo (2017: 540 t) e 323 tonnellate di bacche (2017: 464 t). Nel 2018, con 1,7 milioni di franchi, i contributi per la fabbricazione di prodotti di bacche, frutta a granelli e frutta a nocciolo hanno segnato un aumento pari a 0,2 milioni di franchi rispetto all’anno precedente. I contributi per la valorizzazione della frutta possono essere richiesti e versati per la frutta del raccolto dell’anno della domanda e anche per i raccolti dei due anni precedenti. In tal modo, a seconda del momento dell’inoltro della domanda, negli anni possono verificarsi forti oscillazioni nei quantitativi e nei contributi totali, indipendentemente dai quantitativi raccolti.
 

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Controllo dei vini

Il sistema di controllo dei vini in Svizzera è composto da due elementi: il controllo della vendemmia e il controllo del commercio dei vini. I due controlli hanno quale scopo quello di garantire la tracciabilità del vino, di proteggere le denominazioni e le designazioni vitivinicole e di controllare il rispetto delle relative prescrizioni. L’esecuzione del controllo della vendemmia è di competenza cantonale. Dal 1° gennaio 2019, il controllo del commercio dei vini è effettuato dal Controllo svizzero del commercio dei vini (CSCV) su mandato della Confederazione. Attualmente il CSCV controlla tutte le aziende attive nel commercio dei vini in funzione dei rischi assunti. I controlli cantonali equivalenti sono stati soppressi a fine 2018. Il CSCV è ora altresì abilitato a prendere misure se constata delle infrazioni. Prima questo compito spettava ai chimici cantonali. Questi cambiamenti hanno permesso di ridurre il numero di istanze implicate e di aumentare l’efficacia dei controlli. La sorveglianza dei due elementi del sistema di controllo dei vini è svolta dall’UFAG. Una volta sul mercato, i vini sono posti sotto il controllo delle autorità cantonali responsabili dell’esecuzione del diritto alimentare. Si tratta di un controllo complementare a quello del commercio dei vini.

Contributi per il controllo della vendemmia

Nel settore della vitivinicoltura, in virtù dell’articolo 64 capoverso 3 LAgr, la Confederazione partecipa al controllo della vendemmia eseguito dai Cantoni, che garantisce la tracciabilità dell’uva dal vigneto all’azienda di vinificazione e vigila sul rispetto delle disposizioni di produzione (rese massime, tenore minimo in zucchero). Il contributo consta di un contributo di base di 1000 franchi e di un contributo di 55 franchi l’ettaro vincolato alle dimensioni della superficie viticola cantonale. Nel 2018 sono stati versati complessivamente circa 827 143 franchi per il controllo della vendemmia. 

Link al sito Internet dell’UFAG:

Marianne Glodé, UFAG, Settore Prodotti vegetali, marianne.glode@blw.admin.ch
Hélène Gonnet, UFAG, Settore Prodotti vegetali, helene.gonnet@blw.admin.ch
Peter Schwegler, UFAG, Settore Prodotti vegetali, peter.schwegler@blw.admin.ch
Hans-Ulrich Tagmann, UFAG, Settore Prodotti vegetali, hans-ulrich.tagmann@blw.admin.ch

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