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La legge federale sull’importazione e l’esportazione dei prodotti agricoli trasformati (cosiddetta «legge sul cioccolato») è stata applicata per l’ultima volta nella sua vecchia forma nel 2018. Benché i contributi all’esportazione destinati a determinate materie prime agricole presenti in prodotti agricoli trasformati siano stati aboliti il 1° gennaio 2019, all’atto dell’importazione il prezzo delle materie prime in essi contenute viene tuttora innalzato al livello di quello applicato in Svizzera mediante dazi (elementi mobili). Tale sistema mira a compensare lo svantaggio dal profilo del prezzo delle materie prime cui deve far fronte l’industria agroalimentare svizzera, riconducibile alla politica agricola.

Contributi all’esportazione nell’ultimo anno di contribuzione 2018

Nell’anno di contribuzione 2018 (dicembre 2017 – novembre 2018) nell’ambito della legge sul cioccolato erano a disposizione per i contributi all’esportazione 94,6 milioni di franchi. Di questi, 78,963 milioni di franchi sono stati impiegati per i latticini di base e 15,637 milioni per i cereali di base. Inoltre a dicembre 2018 era a disposizione un importo di 5,883 milioni proveniente dal preventivo 2012 (1/12 di 70 mio. fr.).
 

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Nel 2018 a livello di materie prime l’11 % della farina di frumento prodotta in Svizzera è stato esportato sotto forma di prodotti trasformati che danno diritto a contributi. Per il latte tale quota è ammontata al 6 %.

Soluzione per il futuro

La decisione ministeriale dell’OMC del 19 dicembre 2015 presa a Nairobi vincola i membri dell’OMC a smantellare i restanti contributi all’esportazione nell’agricoltura. A tal proposito, il 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il pacchetto di misure approvato con il decreto federale del 15 dicembre 2017 concernente la revisione totale della «legge sul cioccolato». Oltre alla semplificazione della procedura di autorizzazione del traffico di perfezionamento attivo per le materie prime agricole che finora avevano diritto ai contributi, la revisione comprende l’abolizione dei contributi all’esportazione nonché le misure d’accompagnamento per preservare la creazione di valore aggiunto e i posti di lavoro nella produzione alimentare sotto forma di un supplemento versato direttamente ai produttori di latte commerciale e ai coltivatori di cereali. Per il latte il supplemento ammonta a 4,5 centesimi al chilogrammo, mentre nel settore cerealicolo dipende dalla superficie coltiva. I nuovi sostegni sono finanziati mediante un trasferimento degli attuali contributi all’esportazione nel preventivo agricolo.

Kilian Widmer, Settore Relazioni commerciali, kilian.widmer@blw.admin.ch

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